Oggi, con il supporto di BrooklynVegan (USA), Post-Punk (USA), It’s Psychedelic Baby Magazine (SI), Rock Freaks (DE) e Journal Le Matin (MA), Alex Henry Foster pubblica il primo singolo “A Silent Stream” estratto dal prossimo LP Kimiyo, in uscita il 26 aprile. “A Silent Stream” è un viaggio contemplativo dentro noi stessi, progettato per farci scoprire lo scopo dei giorni che passano, oltre l’illusione del controllo sul “tempo” e sui significati cui ci piace credere. Dice Foster riguardo al prossimo LP: “Ho sempre cercato un pretesto o una scusa per lavorare con Momoka. Ha uno spirito davvero unico ed è una persona molto stimolante e perspicace. Abbiamo una visione comune della vita in generale e della spiritualità in particolare, ma soprattutto è un’artista fantastica per la quale nutro la massima ammirazione. Quando mi è stato chiaro che non sarei stato in alcun modo in grado di cantare o parlare sulle canzoni che avevamo abbozzato, Momoka è stata secondo me l’unica persona in grado di trascendere lo spirito del progetto. La poesia di Voyage à la Mer doveva essere il nucleo che teneva insieme l’intero progetto, ma volevo che Momoka interpretasse la sua lirica soffusa e si esprimesse nella sua lingua madre, in modo che non fosse la mia voce ad emulare ciò che le mie parole avrebbero voluto trasmettere. Abbiamo sistemato la tela, stabilito le tavolozze dei colori, ma spettava a lei esprimersi ed essere il dipinto.

Il nuovo progetto di Alex Henry Foster Voyage à la Mer è uno sforzo artistico multidisciplinare basato sull’asimmetria delle emozioni umane. Sebbene il progetto si riferisca al titolo di un quaderno di poesie e meditazioni, frutto di una ricerca personale, che ha iniziato a scrivere durante un viaggio in Giappone nel 2010, simboleggia anche la connessione fondamentale che gli individui e le comunità coltivano con l’acqua, l’inizio dei tempi, i pellegrinaggi rituali, le processioni redentrici, la purificazione, l’incarnazione legata al flusso della vita, della nascita e della morte, al passaggio nell’aldilà, alla transizione e alla rinascita. Il viaggio in Giappone del 2010 costituisce la base del progetto, in particolare una conversazione con i genitori di un giovane fan giapponese che, prima di togliersi la vita, era stato in corrispondenza con Foster tramite lettere che i due si scambiavano. Col passare del tempo, Foster venne sottoposto ad un intervento cardiaco che gli cambiò la vita. Ha trascorso mesi a riprendersi, incapace di parlare e incerto se avrebbe avuto poi di nuovo la capacità di cantare in futuro. Foster scrive: “Non ero in altra posizione se non quella di dispiacermi per me o di dare uno sguardo prolungato a me stesso per capire chi ero al di là della sensazione angosciante di perdere la mia identità. La chiarezza introspettiva mi ha riportato direttamente in Giappone, in quella che è stata per me un’esperienza trasformativa quasi 15 anni fa, evidenziata da frammenti di film, fotografie e testimonianze di persone a lungo dimenticate di cui ho avuto il privilegio di essere testimone. Iniziando lentamente a riacquistare energia, Foster ha contattato il suo amico e collaboratore creativo di lunga data Ben Lemelin per assisterlo nella scrittura e nella creazione. Con Foster che stava ancora riacquistando la voce, il duo ha invitato la collega artista Momoka ad essere la voce della prima incarnazione del progetto, intitolata Kimiyo.

Alex Henry Foster ha creato quattro diverse entità creative; gli album Kimiyo e A Measure of Space and Sounds, il film Voyage à la Mer e le conversazioni in pubblico e l’improvvisazione musicale dal vivo Of Flashes and Other Currents, tutti in uscita nell’arco del 2024.